mercoledì 30 novembre 2011

Chet Baker: The Lyrical Trumpet

Pubblicato martedì 21 agosto 2007

Anche oggi  qui al mare imperversa il maltempo e non potendo andare in spiaggia a fare gli ultimi bagni prima di rientrare in città, non resta che la musica e così ho passato la giornata a riascoltare Chet Baker.
Chet Baker (1929-1988) pur non potendo essere annoverato fra i grandi maestri, resta uno degli artisti più popolari ed è ancora amato da un vasto pubblico anche giovanile. Questa sua popolarità è dovuta sia al particolare lirismo della sua tromba, al suo modo di cantare con quella voce flebile, timida, confidenziale, sia alla sua fama di artiste maudit, sempre alle prese con problemi di droga, che lo seguirà fino alla misteriosa morte ad Amsterdam, dovuta, sembra, ad una caduta da una finestra dell'hotel in cui risiedeva.
In Italia nel 1961 subì un famoso processo che io, allora poco più che ventenne, ricordo benissimo. Per la prima volta il problema della droga cominciava ad emergere. Venne condannato in appello a 16 mesi che scontò nel carcere di Lucca.
Nel 1962, appena uscito dal carcere, venne circondato dall'affetto degli amici musicisti italiani, che gli organizzarono diversi concerti. Gli fecero anche incidere uno storico album Chet is Back nella speranza di recuperarlo definitivamente alla vita normale. In quell'occasione lo accompagnarono alcuni noti musicisti francesi: Bobby Jaspar al sax tenore ed al flauto, René Thomas alla chitarra, Benoit Quersin al basso, Daniel Humair alla batteria ed il nostro Amedeo Tommasi al piano, che per l'occasione compose Ballata in forma di Blues dedicata a Chet, un brano bellissimo che vi ripropongo


Tornato negli USA  diverrà nuovamente preda degli spacciatori e nel 1966 subì un grave pestaggio che gli fece perdere i denti davanti.Per molti anni sparì dalle scene finendo a fare l'addetto ad una pompa di benzina.
Riconosciuto casualmente da un vecchio ammiratore, che lo aiutò economicamente a risistemarsi la bocca, riprese a studiare per poter suonare con la dentiera. Rientrato nel giro grazie all'aiuto di vecchi colleghi, ritornò in auge soprattutto in Europa e riprese ad incidere ed a fare concerti, restando comunque sempre ai margini della droga fino alla morte.
Completiamo questa pagina con alcuni filmati. Nel primo lo vediamo nel 1964 prima dell'incidente.



Il Love for Sale che segue è invece del 1979.


Nell'ultimo filmato infine lo vediamo a Tokio nel 1987, un anno prima della morte, in quel My Funny Valentine che per tutta la vita ha cantato in ogni concerto.


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