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domenica 11 dicembre 2011

Jazz a Milano (1982)

Pubblicato il 7 aprile 2010


Un importante istituto di credito lombardo, agli inizi degli anni '80, realizzò per i propri clienti VIP un cofanetto di 2 LP con una serie di incisioni inedite di alcuni autorevoli jazzisti italiani che all'epoca operavano su Milano. Il tutto corredato da un elegante fascicolo con un' introduzione di Arrigo Polillo, interventi di diversi critici e ricco di belle foto.


Trattandosi di un'opera a tiratura limitata, mai più ripubblicata, oggi rappresenta una vera rarità per collezionisti. Tutti i brani sono stati registrati presso lo studio Barigozzi nei mesi di luglio e settembre 1982, salvo diversa indicazione.




A1. Wolverine Blues 4'02”
A2. I Surrender Dear 3'58”
A3. That's a Plenty 3'20”
BOVISA NEW ORLEANS JAZZ BAND
Fausto Rossi (tr)
Luciano Invernizzi (tbn)
Marcello Noia (cl)
Alberto Bandel (p)
Fabio Turazzi (bjo)
Franco Clerici (bs)
Terenzio Belluzzo (btr)

A4. Ain't Misbehavin' 4'05”
A5. Tin Roof Blues 4'10”
A6. Rosetta 3'20”
ORIGINAL LAMBRO JAZZ BAND
Antonio Foletto (tr)
Francesco Cavallari (tbn)
Renato Gerbella (cl)
Carlo Giuseppe Manto (p)
Mario Pratella (cht)
Raffaele Linares (bs)
Stefano Bagnoli (btr)


B1. China Boy 3'15”
B2. Louisiana 2'36”
B3. Singin' the Blues 2'17”
B4. Jazz Me Blues 3'08”
LINO PATRUNO & HIS BIX SOUND
Giorgio Alberti (cnt)
Carlo Bagnoli (sax b)
Lino Patruno (cht)
Marco Ratti (bs)

B5. If Dreams Come True 4'06”
B6. Things Ain't What They Used to Be 4'02”
B7. 'S Wonderful 2'33”
LA SWINGHERA
Vittorio Castelli (sax t, cl)
Guido Cairo (p)
Pierluigi Sangiovanni (bs)
Attilio Rota (btr)


Disco 2
new link (mega)
zippy


A1. Beppe's Ride 3'03”
A2. For Easy 6'50”
A3. Sylvia 3'35”
GUIDO MANUSARDI TRIO
Guido Manusardi (p)
Marco Vaggi (bs)
Gianni Cazzola (btr)

A4. I Hear a Rhapsody 4'15”
A5. If You Could See Me Now 4'25”
A6. Lunet 3'35”
GIANNI BASSO QUARTETTO
Gianni Basso (sax t)
Riccardo Zegna (p)
Luciano Milanese (bs)
Giancarlo Pillot (btr)


B1. Kikorì 2'17”
B2. Skil 1'08”
B3. Incentive 6'30”
B4. Borzak Borzak Alleluja 3'59”
JAZZ TRIO
Franco Cerri (cht)
Enrico Intra (p)
Lucio Terzano (bassetto)

B5. Blues Print 6'55”
FRANCO D'ANDREA (p)
5 giugno 1980

B6. Rag and Blues 7'30”
QUARTETTO FRANCO D'ANDREA
Franco D'Andrea (p)
Tino Tracanna (sax a)
Attilio Zanchi (bs)
Gianni Cazzola (btr)
aprile 1982

Enrico Rava - Pupa o Crisalide (1975)

Pubblicato il 3 maggio 2010


Più di una volta ho espresso la mia particolare passione per la musica di Enrico Rava, che seguo con grande interesse da più di 30 anni ed al quale ho dedicato in passato più di un post. (qui)
Pupa e Crisalide è stato uno dei suoi primi brani che ho ascoltato e l'album omonimo che conteneva quel brano, divenuto presto introvabile, è stato per anni uno dei miei obiettivi come cacciatore di rarità. Ripubblicato nel 1994 oggi è nuovamente introvabile pertanto ho pensato di metterlo in condivisione per dare modo di apprezzarlo a chi non lo conosce ancora.

Il disco pur non essendo fra i più importanti e significativi nella ricca discografia del trombettista, che lo scorso anno ha festeggiato il 70° compleanno, è interessante in quanto ci permette di ascoltare alcune incisioni di transizione realizzate in diversi contesti con gruppi diversi.  Un percorso artistico che lo porterà di lì a poco a realizzare uno storico album The Pilgrim and the Stars (ECM 1975) che ne sancirà la consacrazione artistica.


Artist: Enrico Rava 
Title Of Album: Pupa o Crisalide 
Year Of Release: 1975
 Label: Vista

Tracklist
A1 Pupa O Crisalide 4:06 
A2 C.T.'s Dance 6:45
 A3 Tsakwe 8:12 
B1 El Samba Graciela 4:11 
B2 Revisione Del Processo N. 6 10:28
 B3 Lingua Franca 4:37 
B4 Giromondo(Per Piccoli Feddayn, Terzi Bimbi Ed Altri Mutanti) 3:37 
All tracks composed by E. Rava

Credits 
Bandoneon - Rodolfo Mederos (tracks: B1 to B3) Bass - Giovanni Tommaso (tracks: A1, B4) Bass, Bass Guitar - Herb Bushler (tracks: A2, A3) Double Bass - El Negro Gonzales (tracks: B1 to B3) Drums - Bruno Biriaco (tracks: A1, B4) , Jack DeJohnette (tracks: A2, A3) , Nestor Astarita (tracks: B1 to B3) Electric Guitar - John Abercrombie (tracks: A2, A3) , Ricardo Lew (tracks: B1 to B3) Guitar - Michele Ascolese (tracks: A1, B4) Percussion - Mandrake (6) (tracks: A1, B4) , El Chino Rossi (tracks: B1 to B3) , Ray Armando (tracks: A2, A3) , Warren Smith (tracks: A2, A3) Piano - Franco D'Andrea (tracks: A1, B4) , Matias Pizzarro (tracks: B1 to B3) Piano, Electric Piano, Synthesizer - David Horowitz (tracks: A2, A3) Saxophone [Tenor], Arranged By - Tommaso Vittorini (tracks: A1, B4) Saxophone [Tenor], Flute - Finito Ginbert (tracks: B1 to B3)

Recorded on 15-16 July 1974 in Rome (A1, B4), in December 1973 in New York (A2, A3), in April 1974 in Buenos Ayres (B1,B2,B3). ---------

Giorgio Azzolini: storico bassista del jazz italiano moderno.

Pubblicato l'8 giugno 2010


Giorgio Azzolini resta uno dei pochi grandi vecchi del jazz ancora in vita, ha compiuto da poco 82 anni, ed è anche l'unico fra questi che ho avuto il piacere di conoscere personalmente. Qui sotto lo vediamo in una foto di molti anni fa, in compagnia del batterista Gil Cuppini, per anni suo partner in una delle più prestigiose e richieste rhythm sessions italiane.


Nell'estate di oltre vent'anni fa, grazie a un comune amico, il pianista bergamasco Claudio Angeleri, trascorremmo, in quel di Marina di Carrara, una gradevolissima serata. Azzolini è un signore elegante, distinto, dall'eloquio piacevole, parlammo a lungo del jazz italiano, egli ci rese partecipi di suoi ricordi e non mancò di esprimere giudizi più o meno positivi sui jazzisti più noti all'epoca. Ricordo in particolare la sua grande ammirazione per Franco D'Andrea, che considerava al momento il migliore in assoluto.
Negli anni successivi ebbi l'opportunità di rincontrarlo a Milano, in occasione di concerti, ma sempre e solo per un fuggevole saluto. Poi i miei spostamenti professionali mi hanno portato lontano e non ho più avuto modo di vederlo.

Talentuoso strumentista, raffinato compositore, apprezzato docente, nella sua lunga e straordinaria carriera - sino a qualche anno fa ha continuato ad esibirsi sia pur saltuariamente - è stato uno dei principali artefici, assieme a Basso, Cuppini, Valdambrini, Umiliani ecc., del rinnovamento del jazz italiano negli anni '60 e '70. È stato membro fisso del quintetto Basso Valdambrini, gruppo che per primo ottenne un grande riconoscimento internazionale per il jazz nostrano, e che nel 2009 è stato immortalato sulla copertina di un bellissimo calendario sul jazz italiano moderno, in cui Azzolini compare sullo sfondo.


Negli anni si è esibito in Italia e all'estero a fianco di moltissime grandi stars internazionali da Billie Holiday a Chet Baker, da Teddy Wilson a Gato Barbieri, ecc.. In questa foto lo vediamo a destra di Billie Holiday alla Taverna Messicana nel 1958 con il suddetto quintetto.


I dischi in cui è presente sono centinaia, ma la discografia a suo nome è limitata a più o meno una decina di album. L'ultimo, A Walk Trough My Life (CDpM Lion 140-2), con Angeleri, risale al 2002.

Artist: Giorgio Azzolini Octet
Title Of Album: A Walk Through my Life
Year Of Release: 2002
Label: CDpM Lion

Tracklist:
1) Mdina 7'21"
2) Blues for Ferdy 5'17"
3) Giorgia Mood 7'13"
4) Summit soul (J.L. Ponty) 5'03"
5) The Scicluna street 9'38"
6) Strolling (H. Silver) 4'13"
7) Sliema 5'29"


Giorgio Azzolini, contrabbasso, arrangiamenti, composizione
Claudio Angeleri, pianoforte
Gabriele Comeglio, sax alto e baritono
Marco Gotti, sax tenore
Sergio Orlandi, tromba e flicorno
Mauro Parodi, trombone
Marco Ricci, contrabbasso
Stefano Bagnoli, batteria


Recentemente mi è ricapitato fra le mani un suo vecchio album del 1976 The Scicluna Street, (Carosello CLE 21020) della serie “Jazz from Italy”, storica collana dedicata ai migliori jazzisti italiani degli anni '70, mai ripubblicata in CD.


Artist: Giorgio Azzolini
Title Of Album: The Scicluna Street
Year Of Release: 1976
Label: Carosello

Tracklist:
Side A
A1) The Scicluna Street - 5'15"
A2) Colori (S. Palumbo) - 5'50"
A3) Bankok - 5'46"

Side B
B1) Spanish Portrait - 8'33"
B2) Blues Deflection - 10'15"


Giorgio Azzolini (bass),
Giancarlo Barigozzi (ten sax, soprano sax),
Sergio Fanni (flgh),
Tullio De Piscopo (drums, perc),
Sante Palumbo (p., el. p),
Franco D'Andrea (p on #A1, B1),
Giancarlo Pillot (drums on #A2)


Nel riascoltarlo, dopo tanto tempo, l'ho trovato sempre molto godibile ed utile per rendersi conto anche delle qualità di compositore di Azzolini (4 brani su 5 sono sue composizioni). Le interessanti note di copertina di Arrigo Polillo illustrano accuratamente tutti gli aspetti dell'album, che a mio parere resta uno dei più interessanti di quel periodo, grazie anche al nutrito gruppo di musicisti che presero parte a quelle incisioni.



N. B.
I link riportati in questo post non sono stati realizzati da me. Mi sono limitato a segnalare link già presenti in rete, lasciando ad ognuno la scelta di scaricare o meno.

giovedì 17 novembre 2011

Ricordo di Gil Cuppini


Pubblicato domenica 18 marzo 2007

Nei giorni scorsi un visitatore del blog mi segnalava la totale assenza di notizie biografiche su Gil Cuppini nel Web ed avendo letto la mia pagina del 25 giugno 2006 in cui parlavo del musicista mi chiedeva notizie. Avendo constato tale carenza ho cercato di ovviarvi nei limiti delle mie conoscenze ed avvalendomi essenzialmente del fascicolo monografico pubblicato sul numero di aprile 1997 della rivista "Musica Jazz". (La foto qui sotto è di Riccardo Schwamenthal / ctsimages.com / phocus agency.)

Musicista di grande spessore e di forte personalità, Gilberto (Gil) Cuppini è stato uno dei più importanti jazzisti italiani del dopoguerra, contribuendo in maniera significativa all'affermazione del jazz italiano a livello internazionale e partecipando a numerosi festivals in Europa e negli USA.
Nato a Milano nel 1924 in una famiglia di musicisti, il padre era un noto direttore d'ochestra di musica leggera, subito dopo la fine della guerra lasciò gli studi di medicina per dedicarsi alla musica esordendo nel 1945 come batterista in alcune orchestre allora in voga.
Nel 1947 incise i primi dischi a suo nome con il Sestetto Jazz Gil Cuppini, stilisticamente ancora rivolto allo swing, mente continuava a militare in compagini orchestrali famose: Pippo Barzizza, Armando Trovajoli ecc..
Nel 1948 si convertì alla lezione stilistica del Be Bop alla quale resterà sempre fedele, rinunciando a scelte più moderne anche a scapito della popolarità.
Nel 1949 partecipò al 1° Festival del Jazz di Parigi, esibendosi sia con Armando Trovajoli, sia con Gorni Kramer. Festival storico che vide per la prima volta in Europa personaggi del calibro di Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Miles Davis, Max Roach, Kenny Clarke, Tadd Dameron ecc.. (l'aristocrazia del Be Bop).
Negli anni seguenti continuò ad esibirsi con numerosi musicisti italiani ed europei, realizzando anche ottime collaborazioni discografiche, come quella del 1959 con l'eccelente baritonista svedese Lars Gullin.
Nel 1960 il suo quintetto con Sergio Fanni alla tromba, Eraldo Volonté al sax, Ettore Righello al piano e Giorgio Buratti al basso vinse la prima "Coppa del Jazz" , organizzata dalla RAI.
Nel 1964 mise insieme la prima grande orchestra a suo nome, la Concert Jazz Band, che comprendeva i più importanti nomi del panorama musicale italiano ed aveva come modello il "First Herd" di Woody Herman.Con questa compagine sia pure con formazioni diverse, ebbe per tutti gli anni '60 una serie di riconoscimenti ed incise diversi dischi.
Negli anni '70 assieme a Franco D'Andrea e Giorgio Azzolini costituì una sezione ritmica stabile ch si esibiva al "Capolinea" di Milano accompagnando  i numerosi musicisti di passaggio per il capoluogo lombardo.
Nel 1985 ricevette il premio "Una vita per il jazz".
Negli ultimi si suonò spesso con le Jazz Stars of Italy, messe insieme da Lino Patruno, con Romano Mussolini, Carlo Loffredo, Henghel Gualdi e altri noti senatori del jazz. Questa formazione può essere ascoltata nell'album Hello Satch! prodotto da Ca' Bianca.
Continuò ad esibirsi con varie formazioni fino ad un mese prima della morte avvenuta il 19 giugno 1996 per complicazioni post operatorie di un intervento chirurgico all'ernia.
È sepolto nel cimitero di San Lazzaro nel comune di Sarzana (SP)
(La foto mi è stata cortesemente concessa da un amico provetto fotografo che cura un bellissimo Blog fotografico sul Golfo dei Poeti, prontoprovablog.splinder.com e che merita una visita anche se non parla di jazz).
Oggi purtroppo non è facile reperire i suoi dischi quasi tutti fuori catalogo. Oltre a quello con Lino Patruno segnalato sopra, è possibile trovare nei siti specializzati quel What's New del quintetto già segnalato nella pagina del 25 giugno 2006. Per il resto solo una paziente ricerca nei negozi specializzati o fra l'usato può portare a qualche successo, ma ne vale la pena!!