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domenica 18 dicembre 2011

Jazz Covers: la storia del Jazz attraverso mezzo secolo di copertine di LP

Repost from Splinder (28 dec. 2009)


Anche quest'anno fra i regali di Natale non poteva mancare da parte delle figlie un libro sul jazz. Questa volta la scelta è caduta su una gradevolissima raccolta di copertine di vecchi Lp di jazz: un interessante volume della Taschen, la casa editrice di Colonia, specializzata in immagini ed ormai nota in tutto il mondo.


Il volume contiene la riproduzione in formati diversi di circa 700 copertine di LP dagli anni '40 ai primi anni '90.



Cannonball Adderley - Cannonball's  Sharpshooters (1959)

Sfogliarlo, per chi soffre di nostalgia, è un po' come tornare indietro nel tempo, quando si entrava nei negozi di dischi e si curiosava fra gli scaffali contenenti gli albums in vinile,
Four Freshmen and 5 Trombones (1956)
gustando il piacere di sfiorare le copertine in cartone, spesso veri capolavori di design. In alcuni casi ti affascinavano al punto di acquistarli, attratti più dalla copertina che dalla musica.

Stan Getz & Zoot Sims - The Brothers (1959)

Scorrendo quelle pagine ho riprovato l'emozione di allora e vi ho anche ritrovato diversi LP acquistati negli anni, che giacciono impolverati in qualche scaffale, e che dovrò ripescare e rimettere in evidenza.

Archie Shepp - The Magic Ju-Ju (1968)

Un volume da non perdere per gli amanti del vinile, per i collezionisti un po' fetticisti, che al piacere di ascoltare la musica uniscono quello di tenere fra le mani le vecchie copertine 30x30. Con le scritte leggibili e non gli attuali francobolli che accompagnano i CD per i quali serve la lente d'ingrandimento.


The Explosive Side of Sarah Vaughan (1963)

Donald Byrd - Byrds Eye View (1955)

mercoledì 30 novembre 2011

Dal vinile al MP3: pro e contro della “volatilizzazione” del supporto musicale


In questi giorni mi è capitato fra le mani un vecchio disco di Duke Ellington, un 45 gg. EXP, acquistato più di 55 anni fa. 





Si tratta, in assoluto, del mio primo disco di jazz.





Riprenderlo in mano, estrarlo dalla piccola custodia cartonata, rimuovere la polvere e metterlo sul piatto è stata un'emozione particolare, che si è accentuata quando le note di Blues I Love to Sing, un pò fruscianti, con la roca voce di Adelaide Hall, si sono diffuse nella stanza.


Mentre ascoltavo la musica mi rigiravo fra le mani la copertina e ripensavo alla evoluzione, o meglio, allo sconvolgimento che i metodi di riproduzione musicale hanno subito negli ultimi 50 e passa anni e mi chiedevo: il ragazzo di 17/18 anni, come ero io allora, che oggi acquista su iTunes dei brani musicali, quando avrà 75 anni non avrà più l'opportunità, come ho avuto io oggi, di rivivere emozioni simili, nè la possibilità di stringere fra le mani qualcosa di concreto che gli ricordi quelle emozioni.


La riproduzione digitale, con la sua fredda perfezione, ci ha certamente offerto risultati qualitativamente eccellenti dal punto di vista della qualità del suono. 


Il CD ha gradualmente soppiantato l'album di vinile, anche in praticità di ascolto, però ci ha privato di quei riti che accompagnavano la messa in funzione del vinile.


Il piacere di tenere fra le mani le copertine, spesso artisticamente eccellenti, arricchite da note discografiche e critiche di qualità. Cosa che nei CD, soprattutto per motivi di spazio, è riservata a persone con vista acutissima o dotate di lente d'ingrandimento.  

L'attuale passaggio ai files da scaricare da internet ha accentuato le suddette carenze e ridotto quasi definitivamente l'ascolto della musica ad un rito usa e getta.
Il consumo continuo di musica dei giovani d'oggi, che girano con il telefonino o l'iPod carico di diversi giga di musica, che ascoltano come riempitivo ovunque si trovino, rendendoli simili a zombie vaganti, ha reso la musica un sotto fondo senza emozioni, da coniugare con l'eterno ciancichio di gomma da masticare.
Ma questi, purtroppo, sono solo discorsi da vecchio brontolone e considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Tutto questo è il frutto del progresso.
Progresso che, tuttavia, mi consente di mettere in rete queste note, di corredarle con musica, foto e filmati e di lasciare una traccia duratura, sempre che la piattaforma su cui posti non chiuda, come sta facendo Splinder.



giovedì 17 novembre 2011

Curiosità lessicali e gergali nel Jazz


Pubblicato martedì 30 gennaio 2007

Nel Jazz troviamo spesso, nei titoli o nei testi delle composizioni, termini gergali di difficile traduzione o il cui significato si differenzia da quello normale, con doppi sensi e sfumature più o meno "hard".
Iniziamo con alcuni termini particolari con i quali può venire indicata una ragazza.
BARBEQUE  ragazza particolarmente attraente. È famoso il brano  Struttin' with Some Barbeque ossia "Danzando con una bellissima ragazza".
CHABOOTIE invece stà per ragazza notevolmente brutta (cozza, cesso,...). Gene Ammons e Sonny Stitt hanno inciso nel 1950 un brano con questo titolo.
GOOD BAIT ragazza sexy e voluttuosa. Ted Dameron ha scritto un celebre tema "bop" con questo titolo, reso famoso da Dizzy Gillespie.
FOXY ragazza di colore molto sexy. Eddie "Lockjaw" Davis incise un pezzo con questo titolo.
GLAD RAG DOLL  ragazza molto elegante.
FORTY AND TIGHT ragazza molto sexy (forty) e sessualmente appagata (tight).
GEORGIA PEACH  ragazza giovane e molto carina (si potrebbe tradurre bella pischella).
FINE DINNER  ragazza graziosa e particolarmente attraente (un bocconcino).
CICKEN  il nostro pollastrella.CAKE (lett. dolce) per indicare una ragazza appetitosa.
Vediamo anche alcuni riferimenti sessuali:
MISS BROWN  stà ad indicare l'organo genitale femminile. Il famoso brano di Billie Holiday Miss Brown to You assume quindi un particolare significato erotico.
KEYHOLE  (lett. buco della serratura) ha lo stesso significato. Louis Armstrong nel 1927 incise il famoso Keyhole Blues.JELLY ROLL (lett. dolce a forma di tubo ripieno di marmellata) si riferisce chiaramente all'organo maschile e il JELLY ROLLER è l'amante.
GET DOWN stà per fare l'amore.
GIT DOWN TIME  cominciare il lavoro, nel gergo delle prostitute.
FUCK FREAK  è la prostituta.
FREAK è l'omosessuale.
DIKER è la lesbica. Nel brano di Fats Waller The Digha's Stomp, Digha è una variazione di Diker.
GANG SHAY  orgia di più uomini con una sola donna, Art Tatum incise nel 1944 Gang o' Notes (ossia Orgia di Note).
FISH MARKET   è il bordello nello slang negro dove FISH stà per ragazza.