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lunedì 20 marzo 2017

Rosario Bonaccorso ci racconta "Una bellissima storia" con il suo ultimo CD "A Beautiful Story" (Jando Music-Via Veneto Jazz 2017)

Nel precedente post avevo segnalato l'uscita di questo  nuovo CD di Bonaccorso, finalmente ho potuto ascoltarlo e posso parlarne con cognizione di causa.



Aprendo l'elegante confezione del CD la prima cosa che mi ha colpito è la frase (quasi un in esèrgo se si trattasse di un libro) posta all'interno:
Living a dream which comes true is "A Beautiful Story"
La realizzazione di un sogno non può che creare quell'atmosfera di affiatamento e di armonia che caratterizza questo disco.
Dopo l'eccellente Viaggiando uscito nel 2015 col precedente quartetto comprendente: Fabrizio Bosso, Javier Girotto e Roberto Taufic, Bonaccorso ha deciso di rinnovare il quartetto sia nella forma, togliendo un fiato e inserendo il pianoforte, sia nei componenti puntando su musicisti più giovani.

nella foto da sx Paternesi, Bonaccorso, Rubino e Zanisi



Esperimento decisamente riuscito con la scelta di tre talentuosi musicisti con già alle spalle diverse esperienze discografiche. Dino Rubino, il più "anziano" dei tre, negli anni ha alternato alla tromba e al flicorno, il pianoforte collaborando anche con Cafiso, Mazzarino, Fioravanti, ecc..

Enrico Zanisi, il più"giovane" è considerato oggi uno dei migliori giovani pianisti in circolazione e con il proprio trio - di cui fa parte anche Alessandro Paternesi, batterista molto apprezzato - ha realizzato già alcuni dischi che hanno riscosso il plauso della critica e non solo.
Il disco si apre con il brano che da il titolo all'album, in cui il suadente suono del flicorno si intreccia con le note del pianoforte, mentre il basso del leader e le spazzole di Paternesi arricchiscono la magica atmosfera, e prosegue nei due brani successivi con il mescolarsi di eleganti fraseggi, in cui di volta in volta prevale l'intensità espressiva di Rubino o il delicato e preciso pianismo di Zanisi, sostenuti dall'autorevole guida di Bonaccorso e dalla discreta ritmica di Paternesi.
Con Duciddu le atmosfere cambiano: il basso in apertura si impone sugli altri componenti per fondersi poi tutti intorno a Rubino che nel finale prende il sopravvento.
In Storia di una farfalla la combinazione dei quattro strumenti ci fa quasi percepire il fluttuare della farfalla.
Tango per Pablo riesce a creare una gradevole atmosfera da ballo, mentre Lulù e la Luna si apre con un un delicato dialogo piano-basso per poi proseguire con il fraseggio "lunare" di Rubino.
Il disco si chiude con il romantico, fin dal titolo, You Me Nobody Else, in cui prevale la presenza del pianoforte di Zanisi.
Ascoltando il disco tutto di seguito, si ha veramente la sensazione di essere all'interno di una "Bellissima Storia" narrata da quattro artisti che padroneggiano con maestria il proprio strumento sotto la guida sicura del Leader.

martedì 21 febbraio 2017

A BEAUTIFUL STORY, il nuovo progetto discografico di Rosario Bonaccorso.


Pubblicato il 27 gennaio 2017 per Jando Music / Via Veneto Jazz, disponibile sulle principali piattaforme digitali e in copia fisica, A Beautiful Story è il nuovo progetto discografico realizzato da uno fra i più apprezzati e autorevoli contrabbassisti jazz e compositori italiani: Rosario Bonaccorso. 
Il musicista di origine sicula sceglie ad hoc tre fulgidi talenti del panorama jazzistico nazionale per questo suo lavoro: Dino Rubino al flicorno, Enrico Zanisi al pianoforte e Alessandro Paternesi alla batteria. I dodici brani contenuti nel CD scaturiscono dall’ubertosa materia grigia di Bonaccorso. A Beautiful Story, che apre un nuovo capitolo nell’excursus artistico del noto jazzista, dopo la trilogia scritta sul tema del viaggio (Travel Notes, In Cammino e Viaggiando), è un album intenso, che coniuga modern jazz e contemporary jazz, dal quale si leva un’inebriante fragranza di mediterraneità. Rosario Bonaccorso, con una classe cristallina più unica che rara, unitamente a un’abbagliante sensibilità narrativa e a un’incantevole grazia interpretativa, dona la “parola” al suo contrabbasso, raccontando la sua musica con una generosità comunicativa che lascia con il fiato sospeso.

Stefano Dentice 21 feb. 2017