Repost from Splinder (12 dec. 2010)
Dopo una lunga parentesi dovuta a problemi vari riprendo l'idea di riportare all'attenzione gli LP in mio possesso, prodotti dalla casa discografica Bull Record fondata da Gaetano Liguori, e mai ripublicati in CD, operazione iniziata a suo tempo con Tetakkon (Bull Record LP 0010) dello stesso Liguori e Aspettando i Dinosauri (Bull Record 0009) del Gruppo Contemporaneo.
Il disco di oggi è ALI (Bull Record 0002) album d'esordio del Jazz Quatter Quartet, realizzato nei primi mesi del 1983 e all'epoca accolto da critiche più che lusinghiere. Il quartetto arrivò a questa prova discografica dopo alcuni anni di "gavetta" e, poiché all'epoca non erano molti i discografici disposti a scommettere sui giovani jazzisti, solo grazie a Gaetano Liguori ebbe l'opportunità di realizzare questo disco.
Il gruppo era nato intorno al 1978 dall'incontro di due giovani musicisti che frequentavano associazione chiamata AMARC (Associazione musicisti alla ricerca della creatività): il trombettista triestino Mario Fragiacomo, allievo di Gaslini,
e il pecussionista milanese Enrico Del Piano, allievo del batterista Pasquale "Lino" Liguori e che aveva seguito anche i corsi di Pierre Favre; siamo negli anni '70 e il jazz d'avangurdia cercava agganci anche con la musica colta contemporanea.
Dopo alcune esperienze in duo, essi pensarono di ampliare l'organico e ritenendo necessario l'apporto di un musicista con esperienza compositiva, venne contattato il sassofonista Marco Lasagna, anch'egli allievo di Gaslini, studioso di musica contemporanea e apprezzato compositore
Per completare il quartetto serviva un bassista e dopo alcuni tentativi non soddisfacenti, si ricorse all'ausilio del fratello maggiore di Del Piano, Roberto, da anni affermato strumentista, già membro del Gruppo Contemporaneo di Guido Mazzon e poi del Trio Idea di Gaetano Liguori.
Il gruppo fu attivo per anni nell'area dell'avanguardia milanese con esibizioni e concerti molto apprezzati dal pubblico e positivamente accolti dalla critica. Il repertorio oltre alle composizioni di Lasagna e degli altri membri del gruppo prevedeva anche l'utilizzo di brani di jazzisti contemporanei come Ornette Coleman, Eric Dolphy, Don Cherry ecc.. Il noto critico Franco Fayenz recensendo un concerto definì la loro ricerca «punto di partenza per un originale sviluppo creativo» ed ebbe lusinghiere parole di apprezzamento per i musicisti, con particolare riferimento ai fratelli Del Piano.
L'approdo discografico consentì loro di ampliare le possibilità di farsi conoscere a livello nazionale ed internazionale, grazie anche alle recensioni positive apparse dopo la pubblicazione del disco.
Su Musica Jazz nel numero di ago/set. 1984 Gian Mario Maletto scriveva:
«Il "Quatter" trova le sue origini stilistiche [...] nell'hard bop rinnovato, rinverdito e intensificato dal free che s'è imposto negli anni scorsi, ma questo è stato, si badi bene, soltanto un lontano punto di partenza: ciò che piace nel quartetto milanese è l'intelligenza con cui ha superato i moduli istituzionali e ha fatto il salto nella creatività e nell'avventura.»
Altro aspetto non indifferente evidenziato dal critico è la durata dei brani incisi che contrariamente ai consueti "sbrodolamenti" di molti artisti d'avanguardia, raramente superano i 3 minuti «come dire che questi musicisti, per quanto arditi, sanno il fatto loro abbastanza per colpirci con la qualità piuttosto che con la quantità da supermarket della musica.»
Un aspetto curioso e simpatico di questa esperienza discografica riguarda la realizzazione tecnica della registrazione raccontatami da Roberto Del Piano:
«registrammo ALI nel "loft" di Giorgio Buratti, nel quale, in uno scantinato, c'era una specie di piccolo club - attrezzato di tutto punto - dove lui e i suoi amici si esibivano per una ristretta cerchia di appassionati; lo "studio di registrazione" (diciamo così) era al piano superiore; per cui non ci vedevamo e ci lanciavamo richiami a voce e a distanza. Una cosa molto poco professionale, ma divertente.» e il risultato comunque, come potrete constatare, non ne subì conseguenze.
credits
Jazz Quatter Quartet
ali
(Bull Record LP0002)
recorded at the Living House Studio
Milano 27/2/83 - 6/3/83
personnel
Roberto Del Piano (bass)
Enrico Del Piano (percussion)
Marco Lasagna (tenor & alto sax)
Mario Fragiacomo (trumpet)
Side A
1. Tema (M. Lasagna) 3'06"
2. Ali (M.Lasagna) 3'30"
3. Per Quattro (M. Lasagna) 3'18"
4. Habitat (M. Fragiacomo) 3'40"
5. Sprazzo (M. Lasagna/ R. Del Piano) 1'30"
Side B
1. Beauty is a Rare Thing (O. Coleman) 4'52"
2. Tutankhamun (M. Favors) 7'50"
3. Liberamente (M. Lasagna) 1'30"
4. Fine (E. Del Piano) 1'00"
Dopo la pubblicazione del disco il quartetto continuò nella sua l'attività, ma dovettero trascorrere altri nove anni per tornare in sala d'incisione e registrare, con un organico leggermente diverso, un nuovo interessante disco: le bois, la voix... (C.M.C. 9933.2 - 1992)
Poco dopo il gruppo si sciolse e oggi Roberto Del Piano, dopo molti anni di inattività, ha ripreso a suonare ed ha appena finito di registrare assieme a Gaetano Liguori e Filippo Monico un nuovo disco per festeggiare i 40 anni dalla nascita dell'Idea Trio, il fratello Enrico si è trasferito a Santo Domingo dove opera nel settore della ristorazione, Marco Lasagna è docente presso il Conservatorio di Novara e Mario Fragiacomo, dopo aver lasciato in anticipo il gruppo, ha continuato in proprio ed è tuttora in attività. (www.fragiacomo.org/)
P.S. Un doveroso ringraziamento ai fratelli Del Piano per il loro supporto informativo e naturalmente al maestro Gaetano Liguori per avermi consentito di mettere in condivisione il disco.
P.S. Un doveroso ringraziamento ai fratelli Del Piano per il loro supporto informativo e naturalmente al maestro Gaetano Liguori per avermi consentito di mettere in condivisione il disco.
Dopo la pubblicazione di questo post ricevetti una email di precisazione da Enrico del Piano che riporto di seguito:
Caro GianLuigi,
avendo letto il tuo blog e rimgraziandoti per lo spazio che ci hai dato, volevo solo farti sapere che il gruppo é stato attivo fino al 2000, anno in cui abbiamo anche registrato un CD che purtroppo é tutt´ora inedito e forse é il piú riuscito dei tre. In quell´occasione oltre a me mio fratello e Marco Lasagna ha suonato con noi il trombettista Alberto Mandarini, con cui abbiamo anche fatto diversi concerti.
Grazie e ancora auguri.
Enrico Del Piano
avendo letto il tuo blog e rimgraziandoti per lo spazio che ci hai dato, volevo solo farti sapere che il gruppo é stato attivo fino al 2000, anno in cui abbiamo anche registrato un CD che purtroppo é tutt´ora inedito e forse é il piú riuscito dei tre. In quell´occasione oltre a me mio fratello e Marco Lasagna ha suonato con noi il trombettista Alberto Mandarini, con cui abbiamo anche fatto diversi concerti.
Grazie e ancora auguri.
Enrico Del Piano
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