Repost from Splinder (9 jun. 2011)
Il pianista Giovanni Ceccarelli (classe 1967) calca le scene jazzistiche internazionali da molti anni e nella sua lunga carriera ha collaborato con numerosi artisti di spicco: dal compianto Massimo Urbani (performance Live del 1992 rimasta inedita per più di 25 anni e finalmente pubblicata nel 2009) per continuare negli anni sia in studio che dal vivo a fianco di nomi eccellenti come Lee Konitz, Benny Golson, Tony Scott, Enrico Rava, Tiziana Ghiglioni, Gianni Basso, ecc..
foto di Ulisse Cipriani
Un artista apprezzatissimo in Italia e all'estero (da anni vive a Parigi, pur alternandosi spesso fra l'Italia e Damasco), il quale tuttavia, al contrario di molti giovani, non ha avuto l'ossessione di pubblicare da subito dischi a proprio nome - tranne qualche collaborazione in cui compare come coleader – ma ha preferito raggiungere una sicura maturità artistica che gli consentisse di esprimere al meglio le sue indubbie qualità di esecutore e compositore. Recentemente questo obiettivo è stato raggiunto con due album molto diversi fra loro.
Il primo Daydreamin' uscito nel 2010 è stato registrato a Parigi nel 2008 in quartetto con il sassofonista Christophe Panzani, il bassista Nicolas Rageau e il batterista Antoine Paganotti, per un'etichetta americana che lo distribuisce solo in formato digitale, acquisibile sui vari siti specializzati (iTunes, Amazon, ecc.). I sei brani contenuti nell'album sono tutte composizioni di Ceccarelli, che spaziano dalla melodia affascinante e poetica di Notte d'estate al jazz waltz di Riflessioni, dal più funky Daydremin' ai ritmi più afro di Namibia (unico brano registrato dal vivo in Italia e che vede anche la presenza del bassista e amico Ferruccio Spinetti).
Un disco veramente gradevole pieno d'atmosfera in grado di soddisfare sia gli intenditori, sia i fruitori meno esperti. Nelle note di copertina Benny Golson da un giudizio molto lusinghiero del pianismo di Ceccarelli, che gli ricorda quello impeccabile del leggendario Hank Jones, in cui ogni nota era ponderata con cura, affermando che Giovanni ha un piede ben piantato nel presente ed uno nel “domani”.
Il secondo Waxin' in Camerino, uscito quest'anno, è un progetto tutto italiano registrato dal vivo nella deliziosa città marchigiana, per la Philology con la partecipazione dell'amico Lee Konitz. Questa volta i brani sono tutti classici evergreen riletti con grande sapienza e maestria ed evidenziano la capacità del grande Konitz di rinnovare la propria creatività, sostenuto dal pianismo moderno ed espressivo di Ceccarelli che esplora anche nuove sonorità. Eccellente l'apporto della ritmica composta dal bassista canadese Chris Jennings e dal batterista parigino Patrick Gorageur.
Anche questo album merita l'attenzione degli appassionati e non solo.
Giovanni Ceccarelli sul WEB
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