Pubblicato il 1 agosto 2010
In queste settimane il trombettista statunitense Tom Harrell si trova in tournée in Italia per promuovere il suo ultimo CD
Roman Nights (High Note HCD 7207)
Personale:
Tom Harrell (trumpet, flugelhorn)
Wayne Escoffery (tenor saxophone)
Danny Grisett (piano, Fender Rhodes piano)
Ugonna Okegwo (bass)
Johnathan Blake (drums)
Tom Harrell (trumpet, flugelhorn)
Wayne Escoffery (tenor saxophone)
Danny Grisett (piano, Fender Rhodes piano)
Ugonna Okegwo (bass)
Johnathan Blake (drums)
Tracklist
tutti i brani sono di Tom Harrell
tutti i brani sono di Tom Harrell
1. Storm Approaching
2. Let the Children
3. Roman Nights
4. Study In Sound
5. Agua
6. Obsession
7. Harvest Song
8. Bird In Flight
9. Year of the Ox
2. Let the Children
3. Roman Nights
4. Study In Sound
5. Agua
6. Obsession
7. Harvest Song
8. Bird In Flight
9. Year of the Ox
Si tratta di un disco molto interessante che conferma, ove ce ne fosse bisogno, le straordinarie qualità di esecutore e di compositore (tutti i brani sono sue nuove composizioni) di questo particolare artista. Il gruppo è lo stesso dei precedenti Prana Dance (High Note HCD 7192 – 2009) e Light On ( High Note HCD 7171 – 2007) e l'affiatamento che ne deriva è un ulteriore elemento positivo. In questo contesto emerge con forza anche l'innegabile talento del sassofonista Wayne Escoffery (classe 1975), notevole i suo intervento in Harvest Song. Eccellente anche il lavoro della sessione ritmica.
Questo straordinario artista, nonostante i suoi problemi non finisce di stupirci per il suo talento. Egli ha recentemente compiuto 64 anni, è nato il 16 giugno 1946, e da oltre 40 anni è affetto da una forma di schizofrenia, che gli ha reso difficile affrontare quotidianamente l'attività artistica, tuttavia nel momento in cui porta la tromba alle labbra si sprigiona in lui un'energia vitale che lo trasforma e lo rende irriconoscibile. Come egli stesso ha dichiarato in una recente intervista la musica è la sua ragione di vita, l'unica cosa in grado di risvegliare la sua mente stanca e malata e i suoi sensi intorpiditi.
La foto seguente, scattata dal musicista francese Phil Hilfker, si può dire emblematica nel rappresentare un momento infelice.
Harrell ha cominciato a suonare giovanissimo e nel corso degli anni nonostante la malattia è andato via via affermandosi come solista di grande valore. Dopo alcuni anni di gavetta nelle big bands di Stan Kenton e Woody Herman, ha iniziato a suonare con molti gruppi importanti da Horace Silver a Lee Konitz, ma il vero lancio avvenne nel 1983 con il quintetto di Phil Woods in cui rappresentò, per diversi anni, la valida spalla del leader. Lasciato Woods nel 1989 iniziò a girare il mondo con un proprio gruppo ottenendo sempre maggiori successi, che ancora oggi non sembrano diminuire, anzi..
Da sempre egli è particolarmente affezionato all'Europa ed all'Italia in particolare, dove ogni anno si esibisce con più di una tournée. La sua prima apparizione in Italia avvenne nel 1974 ad Umbria Jazz con il quintetto di Horace Silver, come possiamo vedere dal seguente video. Il giovane sassofonista che completa la front line è Bob Berg, all'epoca ventitreenne e prematuramente scomparso nel 2002.
L'assolo di Harrell al flicorno, dopo quello un pò frenetico di Berg, ci mostra già l'eccellente padronanza dello strumento e l'inventiva solistica che con gli anni andrà sempre più consolidandosi.
Il video successivo è posteriore di 14 anni, infatti venne realizzato durante il Jazz Jamboree di Varsavia nel 1988 con lo storico quintetto di Phil Woods. Le immagini ci mostrano in maniera impietosa l'aggravarsi della condizione del trombettista che immobile, con lo sguardo assente, aspetta il suo turno, per poi quasi miracolosamente scatenarsi in un mirabile assolo.
In questi lunghi anni di attività Harrell ha inciso moltissimi dischi sia a proprio nome, sia con gruppi diversi. Qui voglio ricordare una collaborazione particolare, quella in duo con il nostro Dado Moroni,1 collaborazione sfociata in un album che amo moltissimo Humanity (abeatrecords 2007)
dove i due si cimentano nella rilettura, di grande spessore emotivo, di una serie di famosi standards (tranne la title track composta per l'occasione da Moroni). Il video successivo ci propone un nuovo incontro fra i due, avvenuto lo scorso anno a Barga Jazz. Il brano proposto questa volta è Body and Soul, non presente nel disco.
A questo punto non mi resta che augurarvi buon ascolto.
1Questo particolare accostamento piano-tromba era già stato utilizzato da Harrell nel 1991 con il pianista Jacky Terrasson nel altrettanto eccellente album Moon and Sand (Jazz aux Ramparts 1995)
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