domenica 18 dicembre 2011

Farih Atakoglu: mix di sonorità mediorientali e di musica afro-americana.

Repost from Splinder (31 dec. 2009)


Oggi non si chiude solo il 2009, ma anche la prima decade del nuovo secolo e del nuovo millennio.
In questo periodo sono emersi, in campo jazzistico, diversi nuovi talenti. Qui ne voglio ricordare uno in particolare: il pianista turco Fahir Atakoglu, esibitosi recentemente in Italia accompagnato, in alcuni concerti, anche da Fabrizio Bosso.

Si tratta di un artista molto dotato, sia come strumentista che come compositore, che ha saputo coniugare modernità, tradizione jazzistica e folklore della propria terra, realizzando alcuni dischi molto interessanti.
Nato e cresciuto a Istanbul, negli anni '80 si è trasferito a Londra per studiare e qui si è imbevuto della musica in voga in quegli anni: Chicago, Blood, Sweat & Tears, ecc.. Rientrato in patria ha cominciato un percorso di maturazione sia come pianista che come compositore, raggiungendo un certo successo anche come accompagnatore della più famosa pop star turca Sertab Erener. Verso la fine degli anni '90 è ormai considerato il miglior talento jazzistico locale.
Nel video seguente lo possiamo ascoltare al Festival del Jazz di Smirne del 2001 dove si esibisce circondato da diversi valenti musicisti.


Raggiunta una certa fama internazionale si è trasferito negli USA dove ha formato un proprio trio con il bassista Anthony Jackson, per anni partner di Michel Petrucciani, e il batterista Horacio El Negro Hernandez, già ascoltato nel video precedente.
Nel 2005 esce il suo primo disco con il trio intitolato IF, in cui comincia a prender forma l'interessante lavoro di commistione fra musica mediorientale e sonorità afro-americane.


Qui di seguito è possibile ascoltare (e scaricare) l'intero album



Con il successivo Istanbul in Blues del 2007, in cui al trio si uniscono i chitarristi Wayne Krantz e Mike Stern e il polistrumentista Bob Franceschini, il progetto diventa una concreta realtà e le sue musiche originali vengono portate in giro per in mondo con un tour che prende nome dal disco.

Qui di seguito è possibile ascoltare (e scaricare) l'intero album.
Particolare menzione merita il brano Black Sea, caratterizzato da un ritmo in 7/8 peculiare della musica mediorientale.




Nel luglio di quest'anno è uscito il suo nuovo disco Faces & Places, in cui la ricerca si amplia con un mix di sapori oltre che mediorientali, latino-americani, spagnoli, newyorkesi ecc., utilizzando un gruppo numeroso di musicisti fra i quali spiccano la tromba di Randy Brecker ed il basso di John Patitucci che ha sostituito Anthony Jackson.


Il brano Mediterranean con i suoi ritmi di flamenco può dare un'idea del nuovo lavoro, che può essere ascoltato di seguito.



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