Ritorna la voglia di Swing

Post pubblicato giovedì, 11 gennaio 2007

Nell'ultimo week end, quello della Befana, per rilassarmi dalle fatiche delle festività ho ascoltato un paio di album di nuovi gruppi femminili che si dedicano allo swing revival.
Le Puppini Sisters, grazie ai passaggi da Fiorello in "Viva Radio 2", dopo i successi londinesi, si stanno affermando discograficamente per ora, anche il Italia. Questo trio fondato dall'italiana, cresciuta a Londra, Marcella Puppini, sfrutta l'onda del revival ed anche la generale sovresposizione pop-rock.
In alcuni "blog" giovanilistici questo gruppo viene sbeffeggiato per il loro rifarsi, non solo musicalmente, agli anni '40 ed alle Andrews Sisters, alle quali a sua volta si rifaceva il nostro Trio Lescano (nostro si fa per dire, erano olandesi!), ma complessivamente stanno conquistando una certa simpatia non solo fra i nostalgici.
Certamente si tratta di un'operazione commerciale ben congegnata, dietro c'è la Universal, che comunque propone musica gradevole, senza pretese, che si ascolta volentieri.
Il CD Betcha Bottom Dollar, che contiene una serie di arrangiamenti swing di brani degli anni 30-40 e non solo, vi si trova anche Tu vuo' fa' l'americano di Carosone, stà vendendo parecchio anche in Italia.

Diverso è il destino di un altro gruppo simile, questa volta tutto italiano: le Boop! Sisters (da Betty Boop, il simpatico personaggio dei cartoons), che dedicano pressoché interamente il loro repertorio alle più "autorevoli" Boswell Sisters.
Lanciate da Lino Patruno e sponsorizzate da Renzo Arbore che le ha presentate in TV nello show "Speciale per me", dove hanno cantato  Heebie Jebbies, sono già al loro secondo CD, ma restano comunque un fenomeno di "nicchia", note solo agli appossionati del genere.
Il loro primo album Boop!, appunto, uscito due o tre anni fà, contiene alcune piacevoli interpretazioni di classici come St. Louis Blues, It Don't Mean a Thing, Crazy People, Bye Bye Baby, ecc. ma oggi purtroppo è introvabile.

Recentemente, dalla "Egea" è stato pubblicato il loro nuovo album Bibidi bobidi Boop, che vede ancche la presenza di Renzo Arbore nel gustoso Alleluiah tutti jazzisti, (meglio noto come Tutti quanti voglion fare jazz dal cartoon disneyano "Gli Aristogatti").

Jazzisticamente parlando, a mio parere, queste tre ragazze italiane sono migliori delle loro concorrenti inglesi, ma non avendo alle spalle una "major" discografica, sono meno conosciute e vendono meno.