lunedì 5 dicembre 2011

Italian Swing Revival (1985)


Pubblicato venerdì 23 novembre 2007

La nascita dello Swing viene unanimemente fatta risalire ad una sera d'agosto del 1935 nella quale, alla fine di un concerto tenuto alla Palomar Ballroom di Los Angeles, a Benny Goodman e alla sua orchestra venne tributato un clamoroso successo da parte dei giovani presenti.


Un successo che tramite la radio, allora principale mezzo di diffusione della musica, divenne ben presto travolgente e si propagò in tutto il paese. Da quel momento, fino almeno al 1944, Benny Goodman, sia con l'orchestra, sia con le piccole formazioni: trio, quartetto e sestetto, rappresentò l'apice e la quintessenza dello swing.


I puristi storsero il naso e si rifiutarono di considerare questa musica allegra e spensierata come jazz, ma senza lo swing, che rappresentò la transizione, non ci sarebbe stato il jazz moderno.
I motivi di questo strepitoso successo vanno ricercati nella situazione socio-econimica del  paese che stava risalendo dal baratro in cui era precipitato con la crisi del 1929. La voglia di divertirsi e di ballare era molto diffusa in quanto tutti volevano dimenticare le difficoltà di quegli anni e questa nuova musica divenne la colonna sonora della ripresa economica, del "New Deal".
Nel 1985 in occasione del 50° anniversario della nascita ufficiale dello swing, un gruppo di musicisti romani, che da alcuni anni si dedicavano al revival di questa musica, incise un LP in cui proponevano una serie di loro composizioni "collettive" originali, sia per celebrare l'anniversario, sia per dimostrare la vitalità e l'attualità dello swing.
Il gruppo era il Sestetto Swing di Roma, che si ispirava all'analogo gruppo di Goodman e comprendeva alcuni dei più apprezzati strumentisti italiani quali Baldo Maestri (1923) al clarinetto, Franco Chiari (1927-1993) al vibrafono, Roberto Pregadio (1928) al piano, Carlo Pes (1927) alla chitarra, Alessio Urso (1948) al basso e Roberto Zappulla (1932) alla batteria. Un gruppo di straordinari professionisti, attivi non solo nel jazz, oggi purtroppo pressoché dimenticati.


L' LP, uscito nella serie Italian Jazz Club della Fonit Cetra, può essere ascoltato qui sotto.


Nessun commento:

Posta un commento