sabato 17 dicembre 2011

“Out Front” testamento artistico di Booker Little (1938-1961)

Repost from Splinder (13 aug. 2009)


Oggi voglio segnalare un disco particolare, ritrovato fra i vecchi LP qui al mare, inciso quasi 50 anni fa da un giovane musicista: Booker Little, morto a soli 23 anni quando il suo talento stava prepotentemente emergendo.
Il disco si intitola Out Front (Candid CM 8027, 1961) e rappresenta il suo capolavoro ed anche il suo testamento artistico, infatti in quello stesso anno morirà per uremia, malattia all'epoca fatale e oggi curabilissima.
Nato a Memphis (TN) nel 1938, iniziò a suonare giovanissimo. Trasferitosi a Chicago venne notato da Sonny Rollins, che lo segnalò a Max Roach, il quale dopo la morte di Clifford Brown non aveva ancora trovato una tromba che lo soddisfacesse. Il connubio si rivelò subito felice e produsse numerose incisioni. La collaborazione e l'amicizia fra i due si mantennero solide fino alla prematura scomparsa del trombettista.
Il video che propongo di seguito, girato nel 1958, ai primordi della loro collaborazione, ci dà già un'idea delle qualità di questo giovane trombettista appena ventenne.


In quei pochi anni di attività Booker ebbe modo di mettersi subito in luce, di collaborare con molti altri artisti, fra i quali Eric Dolphy e John Coltrane, e di prender parte alla realizzazione di alcuni dischi che sono entrati a far parte della storia del jazz.

Max Roach We Insist! Freedom Now Suite (Candid 1960) con Coleman Hawkins e Abbey Lincoln

Abbey Lincon (all'epoca moglie di Roach) Straight Ahead (Candid 1961) sempre con Roach e Hawkins e con Eric Dolphy




Max Roach orchestra Percussion Bitter Sweet ( Impulse 1961) con Dolphy, Clifford Jordan, Mal Waldron ecc.



Eric Dolphy Far Cry (Prestige1960) con Jaki Byrd


Eric Dolphy At the Five Spot (Prestige 1961)

John Coltrane orchestra Africa /Brass (Impulse 1961) ancora con Dolphy

Solo per ricordarne alcuni.
Booker era consapevole della gravità della sua malattia e, forse, questa attività così intensa, quasi frenetica, era un tentativo di esorcizzare la fine incombente.
La produzione discografica come leader, invece, fu limitatissima, e Out Front pur essendo il quarto disco a suo nome è, in realtà, la sua prima e unica opera di grande spessore.

We Speak

Strenght and Sanity

Quiet Please

Moods in Free Time

Man of Words

Hazy Blues

A New Day

Sette brani tutti di sua composizione, eseguiti con un sestetto comprendente, fra gli altri, gli amici Max Roach e Eric Dolphy. Brani legati fra loro da un progetto unitario, una specie di suite originale, commovente, ben strutturata, anche se resta pur sempre un'opera prima. Opera che risente della giovane età dell'autore, ma che ci fa pensare a cosa, negli anni, con più esperienza, avrebbe potuto realizzare come compositore.
Il brano seguente Moods in Free Time, tratto da YouTube (problemi di connessione qui al mare non mi consentono di inserire altro), è abbastanza indicativo anche se, per apprezzare a pieno questo disco, bisognerebbe ascoltarlo tutto di seguito, partendo: «dalla tesa malinconia del primo brano, We Speak e inoltrarsi via via verso l'inevitabile, che giunge a metà dell'opera con […] Moods in Free Time e Man of Words. Dopo non siamo più a questo mondo: l'aerea dolcezza del flauto di Dolphy in A New Day non dipinge un nuovo giorno, ma un distacco ormai compiuto dalle cose terrene». ( Marcello Piras, Musica Jazz, mag. 1993, p. 53)


Con questo spero di aver sollecitato la curiosità di chi ancora non lo conoscesse. Curiosità che può essere facilmente soddisfatta scaricando, legalmente in mp3, i suddetti brani da alcuni siti specializzati come, ad esempio, Amazon.com, ad un prezzo abbordabilissimo.

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