Il mese scorso avevo segnalato la pubblicazione di questo disco e in questi giorni finalmente ho avuto la possibilità di ascoltarlo e il risultato è stato decisamente soddisfacente.
Il pianista pugliese Nico Morelli può essere considerato uno dei tanti "cervelli in fuga", in quanto dal 1998 ormai si è stabilito a Parigi, pur non avendo dimenticato l'Italia e, come dimostra questo disco in particolare, soprattutto la sua regione d'origine la Puglia.
Nato a Taranto nel 1965, si diploma al Conservatorio della sua città poi frequenta alcune scuole di perfezionamento di piano jazz in Italia (anche con Franco D'Andrea) e negli USA.
Nel 1994 raggiunta la necessaria maturità mette in cantiere il primo album a proprio nome : Behind The Window, con Roberto Ottaviano e Paolino della Porta.
In questo disco vengono messe in luce sia le sue capacità compositive, sia il suo lirismo interpretativo che si evidenziano in brani come Waltz for Franz.
Trasferitosi a Parigi si impone presto come uno dei più apprezzati pianisti del momento. Nel 2002 esce il suo album nominativo per l'etichetta francese Cristal Records, con la quale ancora oggi continua a registrare.
Lo accompagnano in questa nuova fatica Stefano Di Battista, all'epoca anche lui esule in Francia e altri musicisti francesi fra cui il batterista italo-francese Aldo Romano, con il quale collaborerà in altre occasioni e che quello stesso anno lo chiamerà per partecipare al suo Because of Bechet.
Il richiamo della sua terra, sempre vivo in lui, lo induce a realizzare, nel 2006, il primo capitolo di un progetto dedicato alle sonorità del folklore pugliese con l'originale titolo Un[folk]ettable, che si ispira al celebre standard di Irving Gordon, reso famoso, soprattutto, dall'interpretazione di Nat King Cole, con l'intento di fondere la tradizione salentina della Pizzica e della Tarantella con le sonorità del jazz, altra musica popolare anche essa caratterizzata, alle origini, dalla danza e dal ritmo.
Realizzato inizialmente con musicisti francesi questo progetto non poteva che svilupparsi con un secondo capitolo da realizzarsi in terra pugliese, con il contributo di musicisti locali, ossia Barbara Eramo (voce), Davide Berardi (voce e chitarra), Raffaele Casarano (sax soprano), Vito De Lorenzi (percussioni), Camillo Pace (contrabbasso), Mimmo Campanile (batteria). Così è nato Un[folk]ettable Two. Al progetto ha collaborato la professoressa Flavia Gervasi, etnomusicologa pugliese, docente all'Università di Montreal in Canada.
Il disco contiene quattro brani tradizionali e sei composizioni originali del pianista tutte molto godibili, fra le quali segnalo in particolare Espi e Pizzica fatta in casa.
Poiché più delle parole vale la musica, concludo queste righe proponendo il video di uno dei quattro brani tradizionali Lu Rusciu de Lu Mare.
https://www.youtube.com/watch?v=isNLPJcHkMI
Nato a Taranto nel 1965, si diploma al Conservatorio della sua città poi frequenta alcune scuole di perfezionamento di piano jazz in Italia (anche con Franco D'Andrea) e negli USA.
Nel 1994 raggiunta la necessaria maturità mette in cantiere il primo album a proprio nome : Behind The Window, con Roberto Ottaviano e Paolino della Porta.
In questo disco vengono messe in luce sia le sue capacità compositive, sia il suo lirismo interpretativo che si evidenziano in brani come Waltz for Franz.
Trasferitosi a Parigi si impone presto come uno dei più apprezzati pianisti del momento. Nel 2002 esce il suo album nominativo per l'etichetta francese Cristal Records, con la quale ancora oggi continua a registrare.
Lo accompagnano in questa nuova fatica Stefano Di Battista, all'epoca anche lui esule in Francia e altri musicisti francesi fra cui il batterista italo-francese Aldo Romano, con il quale collaborerà in altre occasioni e che quello stesso anno lo chiamerà per partecipare al suo Because of Bechet.
Il richiamo della sua terra, sempre vivo in lui, lo induce a realizzare, nel 2006, il primo capitolo di un progetto dedicato alle sonorità del folklore pugliese con l'originale titolo Un[folk]ettable, che si ispira al celebre standard di Irving Gordon, reso famoso, soprattutto, dall'interpretazione di Nat King Cole, con l'intento di fondere la tradizione salentina della Pizzica e della Tarantella con le sonorità del jazz, altra musica popolare anche essa caratterizzata, alle origini, dalla danza e dal ritmo.
Realizzato inizialmente con musicisti francesi questo progetto non poteva che svilupparsi con un secondo capitolo da realizzarsi in terra pugliese, con il contributo di musicisti locali, ossia Barbara Eramo (voce), Davide Berardi (voce e chitarra), Raffaele Casarano (sax soprano), Vito De Lorenzi (percussioni), Camillo Pace (contrabbasso), Mimmo Campanile (batteria). Così è nato Un[folk]ettable Two. Al progetto ha collaborato la professoressa Flavia Gervasi, etnomusicologa pugliese, docente all'Università di Montreal in Canada.
Il disco contiene quattro brani tradizionali e sei composizioni originali del pianista tutte molto godibili, fra le quali segnalo in particolare Espi e Pizzica fatta in casa.
Poiché più delle parole vale la musica, concludo queste righe proponendo il video di uno dei quattro brani tradizionali Lu Rusciu de Lu Mare.
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