lunedì 27 agosto 2012

Harry Bosch: il detective che ama il jazz.


Ho da poco finito l'ultimo libro di Michael Connelly dedicato al suo personaggio prediletto: il detective Harry Bosch e come al solito vi ho trovato diversi riferimenti al jazz. Essendo un appassionato lettore delle avventure di questo personaggio dal carattere tormentato e spigoloso, dalla vita sentimentale movimentata, un divorzio alle spalle, una figlia lontana, con difficoltà nei rapporti gerarchici, e che trova nella musica e nel jazz in particolare, un rifugio per qualche attimo di serenità, non potevo non dedicargli una pagina in questo blog.
La sua passione per il jazz era già stata portata all'attenzione degli appassionati, una decina d'anni fa, con un CD ad edizione limitata, fuori commercio, distribuito negli USA in occasione della presentazione del romanzo Lame di Luce (Lost Lights, 2003) dal titolo Dark Sacred Night (the music of Harry Bosch)


Il CD conteneva dieci brani che negli anni erano stati citati nei romanzi di Harry Bosch, con l'indicazione dell'album da cui erano tratti. Invece l'indicazione delle relative citazioni è mia e non necessariamente corretta.

1. “Lullaby” – Frank Morgan, Mood Indigo  (cit. in Ghiaccio nero, The Black Ice 1993) 
2. “Soul Eyes” – John Coltrane, The Gentle Side Of John Coltrane (cit. in La Memoria del topo, The Black Echo 1992)
3. “My Funny Valentine” – Art Pepper and the Hollywood All-Stars, Art Standards   (cit. in Lame di luceLost Lights, 2003) 
4. “My Foolish Heart” – Bill Evans, Bill Evans Walkman (cit. in La città delle ossa, City of Bones, 2002)
5. “Mood Indigo” – Frank Morgan, Jazz ‘Round Midnight (cit. in Lame di luce, Lost Lights, 2003)
6. “For All We Know” – Sonny Rollins, Falling In Love With Jazz  (cit. in La Memoria del topoThe Black Echo 1992) 
7. “Lush Life” – Joe Henderson, The Definitive Joe Henderson (cit. in La bionda nel cemento,  The Concret Blonde, 1994)
8. “Straight Life” – Art Pepper, Art Pepper Meets The Rhythm Section (cit. in Il buio oltre la notte, A Darkness More Than Night 2001)
9. “Willow Weep For Me” – Clifford Brown, Clifford Brown (cit. in L'ombra del coyote, The Last Coyote 1995)
10. “What A Wonderful World” – Louis Armstrong, Pure Jazz (cit. in L'ombra del coyoteThe Last Coyote 1995)

Attraverso il suo personaggio di maggior successo Connelly esterna la propria passione per il jazz e ammette che ascoltare jazz mentre scrive lo aiuta a creare, ad "improvvisare", e naturalmente la musica che ascolta, in qualche modo, finisce per entrare nelle pagine del romanzo che sta scrivendo.
L'album sopracitato è del 2003 ed era funzionale al romanzo di cui accompagnava la presentazione, quel Lame di luce, che più di tutti profuma di jazz e nel quale Bosch, appena ritiratosi dal servizio, a tempo perso, prende lezioni di sassofono da un vecchio jazzista ricoverato in un ospizio.
Il sassofono è lo strumento preferito di Bosch ed i nomi di Art Pepper, John Coltrane, Sonny Rollins, Wayne Shorter, Frank Morgan sono i più ricorrenti. L'ultimo in particolare viene citato in diversi romanzi. A conferma di questa particolare simpatia in Ghiaccio nero troviamo la seguente affermazione:

Mise sul lettore Mood Indigo, il CD di Frank Morgan, e rimase in piedi nel soggiorno, immobile, ascoltando il fraseggio del primo assolo, una canzone intitolata Lullaby. Bosch era convinto di non conoscere nulla di più sincero del suono di un sassofono.

e ancora in Lame di luce:

Presi il sassofono dalla custodia e accostai l'ancia alla bocca. Puntualmente, all'inizio di ogni lezione, mi cimentavo con Lullaby, un motivo di George Cables che avevo sentito per la prima volta eseguito da Frank Morgan. Era una ballata lenta e piuttosto facile, triste e consolante al tempo stesso. Non durava neanche un minuto e mezzo, ma a me diceva tutto quello che c'era da dire sul fatto di essere soli al mondo.



Negli anni successivi sono stati pubblicati ben altri otto romanzi (di cui due ancora inediti in Italia) con protagonista Bosch:

-2004 Il poeta è tornato (The Narrows)
-2005 La ragazza di polvere (The Closers)
-2006 Il cerchio del lupo (The Echo Park)
-2007 La città buia (The Overlook)
-2008 La lista (The Brass Verdict)
-2009 Il respiro del drago (Nine Dragons)
-2010 The Reversal (ancora inedito in Italia)
-2011 The Drop (ancora inedito in Italia)

tutti con altri riferimenti più o meno frequenti al jazz.
Oltre ai soliti Frank Morgan, Art Pepper, Chet Baker viene riproposto Kind of Blue di Miles Davis (La ragazza di polvere, Il cerchio del lupo), At Carnegie Hall  del Thelonious Monk Quartet con John Coltrane (Il cerchio del lupo), Dear Miles di Ron Carter, e Soul of Things di Tomasz Stanko, (Il respiro del Drago). 
Si tratta in sostanza di letture di grande suspense condite con qualche spruzzo di jazz, che non possono che essere gradevoli per chi ama questa musica.
Per concludere due video che si riferiscono alle due ultime citazioni tratte proprio dal libro che mi ha indotto a scrivere questa pagina